Premessa . . VII Introduzione . . XI I. La relazione centro-periferìa: una prospettiva di lungo perìodo . . 3 1. L'autonomia per una forma di Stato alternativa . . 3 2. La finanza locale sabauda: un impianto liberal-conservatore . . 10 3. Dopo la Grande guerra: l'esigenza di un cambio di rotta e il 'riformismo' cattolico . . 19 4. Fascismo: autonomia finanziaria per un ente amministrativo . . 26 II. La Repubblica promuove e riconosce le autonomie locali . . 33 1. Lo Stato pluralista . . 33 2. Le proposte della Commissione economica: decentramento dei servizi e centralismo nei finanziamenti . . 49 3. Le Regioni alla Costituente: mutamento o conservazione? . . 55 III. Autonomia solidale e conti certi . . 73 1. La riforma Vanoni del 1952: autodeterminazione e compartecipazione . . 73 2. La «diga» Tremelloni: provvedimenti urgenti e interventi permanenti (1953-1954) . . 85 3. La «volontà di riforma» della De nella prospettiva del centrosinistra . . 87 4. La Regione «strategica» con Moro . . 110 IV. Regione e riforma tributaria (1965-1973) . . 117 1. L'incompiuta attuazione della Regione a statuto ordinario . . 117 2. Il risanamento della finanza locale: 'impresa in condizioni estreme' . . 121 3. L'«Indagine sullo stato della finanza locale» e la riforma tributaria . . 127 V. La centralizzazione necessaria ma inefficiente . . 153 1. La mancata garanzia di risorse certe . . 153 2. Finanza locale derivata e deresponsabilizzazione . . 163 APPENDICE STATISTICA E NORMATIVA Situazione finanziaria degli enti locali negli anni '50-'60 . . 173 Principali provvedimenti legislativi sulla finanza locale . . 193 Indice dei nomi . . 199